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Saturday, July 7, 2018

Index of /resources/progetti/corsi_moduli/ita_a2/modules/gramm/1

 

Index of /resources/progetti/corsi_moduli/ita_a2/modules/gramm/1


[ICO]








[TXT]Indicativo_presente_regolare.htm


[TXT]Indicativo presente.htm


[TXT]Interrogativi_introduzione.htm


[DIR]_vti_cnf/


[DIR]audio/


[TXT]curve_intonazione.htm


[TXT]indicativo_presente_irregolare.htm


[TXT]indicativo_presente_particolarità.htm


[TXT]indicativo_presente_particolarità_prima.htm


[TXT]indicativo_presente_particolarità_terza.htm


[TXT]interrogativi.htm


[TXT]possessivi_forma.htm


[TXT]possessivi_presentazione.htm


[TXT]possessivi_uso.htm


[TXT]usi_indicativo_presente.htm



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L'indicativo presente regolare

I verbi regolari formano l'indicativo presente aggiungendo alla radice dell'infinito (cant- per cantare, tem- per temere e serv- per servire) le desinenze corrispondenti all'indicativo presente dei verbi della prima (-o, -i, -a, -iamo, -ate, -ano), della seconda (-o, -i, -e, -iamo, -ete, -ono) e della terza coniugazione (-o, -i, -e, -iamo, -ite, -ono):
cantare temere servire
cant-o tem-o serv-o
cant-i tem-i serv-i
cant-a tem-e serv-e
cant-iamo tem-iamo serv-iamo
cant-ate tem-ete serv-ite
cant-ano tem-ono serv-ono
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L'indicativo presente: forma

Indicativo presente regolare

I verbi regolari formano l'indicativo presente aggiungendo alla radice dell'infinito (cant- per cantare, tem- per temere e serv- per servire) le desinenze corrispondenti all'indicativo presente dei verbi della prima (-o, -i, -a, -iamo, -ate, -ano), della seconda (-o, -i, -e, -iamo, -ete, -ono) e della terza coniugazione (-o, -i, -e, -iamo, -ite, -ono):
cantare temere servire
cant-o tem-o serv-o
cant-i tem-i serv-i
cant-a tem-e serv-e
cant-iamo tem-iamo serv-iamo
cant-ate tem-ete serv-ite
cant-ano tem-ono serv-ono

Particolarità di alcuni verbi della prima e della terza coniugazione

- La -c- dei verbi che finiscono in -care (caricare, cercare, giocare, recare, ecc.) diventa -ch- alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
giocare
gioc-o
gioch-i
gioc-a
gioch-iamo
gioc-ate
gioc-ano
- La -g- dei verbi che finiscono in -gare (castigare, pagare, vangare, ecc.) diventa -gh- alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
pagare
pag-o
pagh-i
pag-a
pagh-iamo
pag-ate
pag-ano
- La -i- non accentata dei verbi che finiscono in -iare (cominciare, mangiare, parcheggiare, ecc.) si perde alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
mangiare
mangi-o
mang-i
mangi-a
mang-iamo
mangi-ate
mangi-ano
- Alcuni verbi della terza coniugazione (abolire, aderire, agire, arricchire, attribuire, capire, condire, contribuire, finire, impazzire, obbedire, pulire, subire, unire, ecc.) aggiungono -isc- tra la radice e le desinenze delle tre persone singolari e della terza plurale:
finire
fin-isc-o
fin-isc-i
fin-isc-e
fin-iamo
fin-ite
fin-isc-ono

Forme dell'indicativo presente di alcuni verbi irregolari

- Alcuni verbi irregolari della prima coniugazione sono andare, dare, fare, stare, ecc.:
andare dare fare stare
vado do faccio sto
vai dai fai stai
va fa sta
andiamo diamo facciamo stiamo
andate date fate state
vanno danno fanno stanno
- Alcuni verbi irregolari della seconda coniugazione sono dovere, potere, volere, sapere, ecc.:
dovere potere volere sapere
devo posso voglio so
devi puoi vuoi sai
deve può vuole sa
dobbiamo possiamo vogliamo sappiamo
dovete potete volete sapete
devono possono vogliono sanno
- Alcuni verbi irregolari della terza coniugazione sono aprire, dire, uscire, venire, ecc.:
aprire dire uscire venire
apro dico esco vengo
apri dici esci vieni
apre dice esce viene
apriamo diciamo usciamo veniamo
aprite dite uscite venite
aprono dicono escono vengono
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Particolarità di alcuni verbi della prima e della terza coniugazione

- La -c- dei verbi che finiscono in -care (caricare, cercare, giocare, recare, ecc.) diventa -ch- alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
giocare
gioc-o
gioch-i
gioc-a
gioch-iamo
gioc-ate
gioc-ano
- La -g- dei verbi che finiscono in -gare (pagare, vangare, ecc.) diventa -gh- alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
castigare
castig-o
castigh-i
castig-a
castigh-iamo
castig-ate
castig-ano
- La -i- non accentata dei verbi che finiscono in -iare (cominciare, mangiare, parcheggiare, ecc.) si perde alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
mangiare
mangi-o
mang-i
mangi-a
mang-iamo
mangi-ate
mangi-ano
- Alcuni verbi della terza coniugazione (abolire, aderire, agire, arricchire, attribuire, capire, condire, contribuire, finire, impazzire, obbedire, pulire, subire, unire, ecc.) aggiungono -isc- tra la radice e le desinenze delle tre persone singolari e della terza plurale:
finire
fin-isc-o
fin-isc-i
fin-isc-e
fin-iamo
fin-ite
fin-isc-ono

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Gli interrogativi: introduzione

Gli interrogativi che, che cosa, quale, chi, quanto, come, dove, quando e perché si utilizzano per formulare domande dirette e indirette:
Che tempo fa?
Che cosa
stai mangiando?
Non so qual è il tuo indirizzo.
Chi
sei?
Sai quanto costa?
Come
ti chiami?
Non so dove abita Susanna.
Quando
parti per Roma?
Perché
studi l'italiano?
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L'intonazione

Questa è la rappresentazione delle principali intonazioni della voce quando vengono pronunciate le diverse tipologie di frasi:
<border 6,"fff">
frase dichiarativa (.) <audio "",2,"audio/curve/int1.wma">
Il mio nuovo lavoro mi piace.
frase interrogativa (?) <audio "",2,"audio/curve/int2.wma">
Sei brava col computer?
frase esclamativa (!) <audio "",2,"audio/curve/int3.wma">
Fate silenzio, per favore!
</border>

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L'indicativo presente irregolare

- Alcuni verbi irregolari della prima coniugazione sono: andare, dare, fare, stare, ecc.:
andare dare fare stare
vado do faccio sto
vai dai fai stai
va fa sta
andiamo diamo facciamo stiamo
andate date fate state
vanno danno fanno stanno
- Alcuni verbi irregolari della seconda coniugazione sono: dovere, potere, volere, sapere, ecc.:
dovere potere volere sapere
devo posso voglio so
devi puoi vuoi sai
deve può vuole sa
dobbiamo possiamo vogliamo sappiamo
dovete potete volete sapete
devono possono vogliono sanno
- Alcuni verbi irregolari della terza coniugazione sono: aprire, dire, uscire, venire, ecc.:
aprire dire uscire venire
apro dico esco vengo
apri dici esci vieni
apre dice esce viene
apriamo diciamo usciamo veniamo
aprite dite uscite venite
aprono dicono escono vengono
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Particolarità di alcuni verbi della terza coniugazione

Alcuni verbi della terza coniugazione (abolire, aderire, agire, arricchire, attribuire, capire, condire, contribuire, finire, impazzire, obbedire, pulire, subire, unire, ecc.) aggiungono -isc- tra la radice e le desinenze delle tre persone singolari e della terza persona plurale:
finire
fin-isc-o
fin-isc-i
fin-isc-e
fin-iamo
fin-ite
fin-isc-ono

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Particolarità di alcuni verbi della prima coniugazione

- La -c- dei verbi che finiscono in -care (caricare, cercare, giocare, recare, ecc.) diventa -ch- alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
giocare
gioc-o
gioch-i
gioc-a
gioch-iamo
gioc-ate
gioc-ano
- La -g- dei verbi che finiscono in -gare (pagare, vangare, ecc.) diventa -gh- alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
castigare
castig-o
castigh-i
castig-a
castigh-iamo
castig-ate
castig-ano
- La -i- non accentata dei verbi che finiscono in -iare (cominciare, mangiare, parcheggiare, ecc.) si perde alla seconda persona singolare e alla prima persona plurale:
mangiare
mangi-o
mang-i
mangi-a
mang-iamo
mangi-ate
mangi-ano

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Gli interrogativi

L'interrogativo che

L'interrogativo che può funzionare come pronome e come aggettivo e in entrambi i casi è invariabile:
Che fai? (pronome)
Che
ore sono? (aggettivo)
- Come pronome può essere usato al posto di che cosa o cosa per chiedere informazioni su azioni o situazioni:
Che hai fatto ieri?/Che cosa/Cosa hai fatto ieri?
Che ti ha detto Susanna?/ Che cosa/Cosa ti ha detto Susanna?
- Come aggettivo può fare riferimento sia a cose che a persone:
Che film andiamo a vedere?
Che prete c'era oggi alla messa?

L'interrogativo quale

L'interrogativo quale (e il suo plurale quali) può funzionare come pronome e come aggettivo:
Quale genere di libri leggi? (aggettivo)
Quali
cantanti preferisci?
(aggettivo)
Ho una caramella alla frutta e una alla menta, quale vuoi? (pronome)
- Come pronome, la forma quale diventa qual davanti alle forme è ed era (del verbo essere):
Qual è il tuo nome?
Qual era il tuo indirizzo di Roma?
- Entrambi si riferiscono sia a persone che a cose e si utilizzano per identificare qualcuno o qualcosa di un gruppo:
Quali dischi hai portato?
Fra tutti questi giochi, quale preferisci?
- Nel linguaggio parlato l'aggettivo quale viene spesso sostituito dalla forma che:
Che genere di libri leggi?
Che
animali preferisci?

L'interrogativo chi

L'interrogativo chi è invariabile e funziona solo come pronome:
Chi siete?
Chi
vuole un bicchiere di vino?
- Si riferisce unicamente alle persone e si utilizza per chiedere la loro identità:
Chi è arrivato?
Chi
ha comprato i pomodori?

L'interrogativo quanto

L'interrogativo quanto (e le sue varianti femminili e plurali quanta, quanti, quante) funziona sia come aggettivo che come pronome:
Quanta farina ti serve per fare le lasagne? (aggettivo)
Quanti anni hai? (aggettivo)
Quante lezioni hai oggi? (aggettivo)

Quanto costano quei jeans? (pronome)
Quanto ci si mette ad arrivare a Cesena? (pronome)
- Si utilizza per chiedere una quantità:
Quante volte te lo devo dire?
Quanto
costa la calcolatrice?

L'interrogativo perché

L'interrogativo perché si utilizza per chiedere il motivo o lo scopo di qualcosa:
Perché non canti con noi?
Perché sorridi?

L'interrogativo come

L'interrogativo come si usa per chiedere il modo in cui si realizza un'azione:
Come sei venuta? A piedi o in macchina?
Come hai fatto questo dolce?
La locuzione interrogativa come mai? è molto frequente oggi in italiano e si usa al posto dell'interrogativo perché? per chiedere il motivo di qualcosa:
Come mai/Perché ti sei alzato così tardi?
– Perché avevo un mal di testa incredibile.

L'interrogativo dove

L'interrogativo dove si usa per chiedere informazioni sul luogo in cui si svolge un'azione o in cui si trova qualcuno o qualcosa:
Dove andate in vacanza?
In Croazia.
Dov'è la penna?
Sul tavolo.

L'interrogativo quando

L'interrogativo quando si utilizza per fare domande sul momento in cui si svolge un'azione:
Quando vai a ballare?
La domenica.
Quando finisce la scuola?
Venerdì prossimo.
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I possessivi: forma

Le forme dei possessivi sono:

Maschile
Femminile
Persona
Singolare
Plurale
Singolare
Plurale
1a pers. sing. (il) mio (i) miei (la) mia (le) mie
2a pers. sing. (il) tuo (i) tuoi (la) tua (le) tue
3a pers. sing. (il) suo/Suo (i) suoi/Suoi (la) sua/Sua (le) sue/Sue
1a pers. pl. (il) nostro (i) nostri (la) nostra (le) nostre
2a pers. pl. (il) vostro (i) vostri (la) vostra (le) vostre
3a pers. pl. (il) loro (i) loro (la) loro (le) loro
- Come si può osservare nella tabella, le forme di cortesia sono Suo, Sua, Suoi, Sue:
In merito alla Sua ultima lettera...
Gentile Signor Rossi, in risposta alle Sue osservazioni...
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I possessivi: introduzione

I possessivi sono una categoria di parole che serve per esprimere possesso o ambito di attribuzione:
Il mio ragazzo si chiama Juan Carlos.
Come sta tuo padre?

È tua quella casa?
– Sì, è mia
.
- Possono svolgere la funzione sia di aggettivi che di pronomi: nel primo caso, accompagnano il nome a cui si riferiscono; nel secondo, lo sostituiscono. In entrambi i casi, variano nel genere e nel numero:
Mi prestate la vostra macchina? (aggettivo)
No, non possiamo. Ci serve. Prendi la sua (pronome).
- Le forme dei possessivi sono:

Maschile
Femminile
Persona
Singolare
Plurale
Singolare
Plurale
1a pers. sing. (il) mio (i) miei (la) mia (le) mie
2a pers. sing. (il) tuo (i) tuoi (la) tua (le) tue
3a pers. sing. (il) suo/Suo (i) suoi/Suoi (la) sua/Sua (le) sue/Sue
1a pers. pl. (il) nostro (i) nostri (la) nostra (le) nostre
2a pers. pl. (il) vostro (i) vostri (la) vostra (le) vostre
3a pers. pl. (il) loro (i) loro (la) loro (le) loro
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I possessivi: uso

Generalmente gli aggettivi possessivi sono preceduti dall'articolo determinativo:
Siccome Simona e Gabriele hanno rotto il loro computer, vogliono usare il mio.
Giovanni ha utilizzato il tuo frullatore.
- Esistono però dei casi in cui l'articolo si omette, per esempio con i nomi di parentela al singolare:
Ieri ho visto tua madre.
Suo nonno è molto sportivo.
Mio marito ama cucinare.
Tuttavia con le varianti affettive mamma, babbo, papà, è possibile l'uso o l'omissione dell'articolo a seconda della regione o delle preferenze personali:
La mia mamma gioca sempre con me/Mia mamma gioca sempre con me.
Il mio papà ci prepara dei dolci squisiti/Mio papà ci prepara dei dolci squisiti.
Infine si usa l'articolo con nomi alterati o seguiti da altro aggettivo o specificazione:
la mia sorellina
il mio fratello maggiore
il mio nonno di Berlino
- Inoltre l'articolo si usa sempre con il possessivo loro oppure con i nomi al plurale:
Il loro figlio studia al conservatorio (possessivo loro).
Le nostre zie giocano a pallavolo
(nome al plurale).
- I pronomi possessivi, invece, richiedono sempre la presenza dell'articolo:
Quella a destra è tua mamma?
No, la mia è quella a sinistra.
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L'indicativo presente: uso

L'indicativo presente ha i seguenti usi:
► il presente puntuale esprime azioni che si svolgono nel momento in cui si parla:
Cosa fai in questo momento?
Come stai?
► Il presente attuale esprime azioni iniziate nel passato e che continuano nel momento attuale:
Io abito a Rimini da cinque anni.
Mi chiamo Isabella.
► Il presente abituale esprime azioni che si ripetono abitualmente:
Nel mese di settembre arrivano molti studenti a Bologna.
Normalmente mi alzo verso le sette e mezzo.
► Il presente atemporale esprime azioni che hanno validità universale:
Chi trova un amico trova un tesoro.
L'abito non fa il monaco.
► Il presente storico esprime azioni avvenute nel passato rispetto al momento in cui si parla:
Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265 e muore a Ravenna nel 1321.
► Il presente può anche esprimere azioni future vicine nel tempo quando è accompagnato da avverbi o espressioni temporali del futuro:
Domani vado a Salerno.
Ci vediamo la prossima settimana.
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