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Il modo imperativo: introduzione
Le forme verbali del modo imperativo si usano per dare ordini, comandi o divieti:Vieni qui immediatamente._______________________________________________________
Vestiti subito che fa freddo.
Ditemi la verità.
Non uscire di casa, sta piovendo.
Non arrivate in ritardo in aeroporto!
Gli avverbi di modo
Gli avverbi di modo si usano per indicare il modo in cui avviene un'azione:Gianluca, devi fare bene l'esercizio.Oltre a bene, male, volentieri, ecc. la maggior parte degli avverbi di modo si formano con il suffisso -mente.
La scrittrice è stata ricevuta calorosamente alla presentazione del suo nuovo romanzo.
Gli avverbi in -mente
Gli avverbi in -mente si formano unendo alla forma dell'aggettivo il suffisso -mente:► nel caso degli aggettivi che distinguono il genere mediante i morfemi -o/-a, alla forma femminile si aggiunge il suffisso -mente:- Gli avverbi in -mente modificano generalmente un verbo, ma possono anche modificare il significato globale di un enunciato:
perfetto > perfetta- + -mente > perfettamente► Gli aggettivi invariabili nel genere che terminano in -e (come recente, frequente, ecc.), formano l'avverbio generalmente a partire dall'aggettivo stesso:
tranquillo > tranquilla- + -mente > tranquillamente
lento > lenta- + -mente > lentamente
recente + -mente > recentemente- Quando questi ultimi terminano in -le (facile, difficile, ecc.) o in -re (anteriore, posteriore, ecc.) perdono la vocale finale -e, e alla base risultante si aggiunge il suffisso -mente:
frequente + -mente > frequentemente
facile > facil- + -mente > facilmente
difficile > difficil- + -mente > difficilmente
anteriore > anterior- + -mente > anteriormente
posteriore > posterior- + -mente > posteriormente
Devi chiamare urgentemente tua mamma (modifica il verbo chiamare).______________________________________________________
Tradizionalmente, l'anniversario viene festeggiato con un banchetto (orienta il significato della frase).
Le strutture dovere + infinito e bisogna + infinito
Le strutture verbali dovere + infinito e bisogna + infinito si utilizzano per esprimere l'obbligo:► con la struttura dovere + infinito si esprime un obbligo rivolto a una persona specifica:_____________________________________________
Signori, tutti insieme dobbiamo risolvere quanto prima questa situazione conflittiva.► Con la struttura impersonale bisogna + infinito si esprime l'obbligo di agire in un certo modo ed equivale a è necessario + infinito:
Lucio, devi cambiare le gomme della macchina.
Bisogna rispettare la legge (è necessario rispettare...).- Dato che si tratta di una struttura impersonale, non si rivolge direttamente a una interlocutrice o a un interlocutore ed esprime quindi maggiore grado di cortesia rispetto alla struttura personale dovere + infinito:
Bisogna portare il ferito subito in ospedale (è necessario portare...).
Bisogna inviare quanto prima tutti i documenti.
Bisogna fare i letti entro mezzogiorno.
L'imperativo di seconda persona: forma
L'imperativo ha solo due persone con una forma propria: la seconda persona singolare affermativa (tu) e la seconda persona plurale affermativa e negativa (voi):
-are (cantare)
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-ere (temere)
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-ire (servire)
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tu |
cant-a
|
tem-i
|
serv-i
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voi |
cant-ate
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tem-ete
|
serv-ite
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► la negazione non davanti all'infinito del verbo da coniugare per la seconda persona singolare:___________________________________________________
Non andare via, per favore!► La negazione non seguita dalla forma imperativa per la seconda persona plurale:
Non parlare ad alta voce!
Non toccate queste fotocopie.
Non andate al cinema.
Posizione dei pronomi personali atoni
Quando si combinano con l'imperativo affermativo della seconda persona singolare, i pronomi atoni vanno dopo il verbo, al quale sono uniti graficamente:Passami il sale, per favore.- Con alcuni verbi che all'imperativo hanno un'unica sillaba (dire, fare, dare, ecc.), la consonante iniziale del pronome atono si raddoppia (ad eccezione di gli):
Raccontami cosa ti è successo.
Dimmi a che ora arrivi.Quando si combinano con l'imperativo negativo, i pronomi atoni possono andare sia prima che dopo il verbo. Nel primo caso si scrivono separati dal verbo, nel secondo invece, sono uniti graficamente e l'infinito perde la vocale finale:
Fammi vedere le tue foto.
Sofia, dacci una mano!
Dagli il regalo!
Non mi passare il sale, per favore.___________________________________________________
Non passarmi il sale, per favore (passare + mi = passarmi).
Non mi raccontare cosa ti è successo.
Non raccontarmi cosa ti è successo (raccontare + mi = raccontarmi).
Il modo imperativo: uso
Il modo imperativo si usa per:► dare ordini o comandi, accompagnati o no da formule di cortesia come per favore, per piacere, ecc.:______________________________________________________
Abbassa il volume della radio, per favore.► Esprimere divieti (imperativo negativo):
Smetti di mangiare caramelle.
Non tornare a casa tardi.► Fornire informazioni:
Non suonate la chitarra dopo le otto di sera.
– Dov'è via Monte Napoleone?
– Gira a destra in viale Salinatore, poi prendi la prima a sinistra e sei arrivato in via Monte Napoleone.
I pronomi atoni complemento di termine: forma e uso
Le forme dei pronomi atoni con funzione di complemento di termine sono:
Pronomi atoni complemento di termine
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1ª persona singolare | mi |
2ª persona singolare | ti |
3ª persona singolare maschile | gli |
3ª persona singolare femminile | le |
1ª persona plurale | ci |
2ª persona plurale | vi |
3ª persona plurale maschile e femminile | gli |
Gli hai cambiato il pannolino? (a Roberto)
Le hai mostrato la mia nuova collezione di francobolli? (a Gloria)
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I pronomi atoni complemento oggetto: forma e uso
Le forme dei pronomi atoni con funzione di complemento oggetto sono:
Pronomi atoni complemento oggetto
|
|
1ª persona singolare | mi |
2ª persona singolare | ti |
3ª persona singolare maschile | lo |
3ª persona singolare femminile | la |
1ª persona plurale | ci |
2ª persona plurale | vi |
3ª persona plurale maschile | li |
3ª persona plurale femminile | le |
Non lo posso mangiare (il formaggio).- Il pronome di terza persona singolare lo può anche fare riferimento ad un enunciato comparso precedentemente nel discorso:
È tanto tempo che non la vedo (Sara).
La chiamo domani (la dottoressa Luisella Brocco).
Li porti tu all'asilo? (i bambini)
Quando le cambi? (le figurine)
– Sai che film ho visto ieri?________________________________________________
– No, non lo so.