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Tuesday, July 5, 2022

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Georg Friedrich Händel 

Georg Friedrich Händel nacque nella città di Halle, nella regione tedesca della Sassonia, da una famiglia borghese (il padre era un barbiere-cerusico, ed era in seconde nozze).

Il piccolo Georg Friedrich mostrò da subito una fortissima passione per la musica, trovando però un serio ostacolo nel padre, che voleva farne un uomo di legge. Per accontentare il genitore, egli si iscrisse comunque alla facoltà di legge dell’Università di Halle, ma la abbandonò ben presto, essendo in lui troppo forte l’attrazione per la musica.

Cominciò dunque a viaggiare, ed arrivò ad Amburgo, unica città tedesca che, all’epoca, potesse vantare un teatro dell’opera indipendente da corti o signorotti. Qui il giovane Händel scrisse le prime opere (non pervenuteci) e fece amicizia con il compositore e storico musicale Johann Mattheson che lo iniziò al melodramma, e che gli consigliò probabilmente di recarsi in Italia per affinare la tecnica.

Händel visse dal 1706 al 1710 in Italia, dove raffinò la sua tecnica compositiva, adattandola a testi in italiano; rappresentò opere nei teatri di Firenze, Roma, Napoli e Venezia e conobbe musicisti coevi come Scarlatti, Corelli, Marcello. A Roma fu al servizio del cardinale Pietro Ottoboni, mecenate anche di Corelli e Juvarra. Per due anni fu ospite del Principe Francesco Maria Ruspoli, che lo nominò Maestro di cappella. Dopo essere stato per breve tempo direttore musicale alla corte di Hannover, nel 1711 si trasferisce a Londra per rappresentarvi il Rinaldo, che riscuote un notevole successo. A Londra Händel decide così di stabilirsi e fondare un teatro reale dell’opera, che sarà conosciuto come Royal Academy of Music. Fra il 1720 e il 1728, scriverà per questo teatro quattordici opere.

A Londra, sotto tre sovrani, Händel conoscerà la vera gloria, ma anche scandali e rivalità dovuti soprattutto a motivi politici: il Re Giorgio I, tedesco, non era ben visto dal partito conservatore inglese, che non potendolo attaccare direttamente, prese come bersaglio “il Caro Sassone” e la sua musica, a loro dire non “in linea” con la moda italiana allora in voga a Londra: ingaggiarono addirittura vari compositori italiani (tra cui Giovanni Bononcini e Nicola Porpora) per contrastare il tedesco, che seppe comunque mantenere alto il proprio prestigio grazie a composizioni memorabili.

Una volta decaduta la moda italiana, Händel seppe “riciclarsi” percorrendo la “strada” degli oratori, ancor oggi considerati tra i vertici della sua arte (basti ricordarsi del Messiah e del suo celeberrimo “Hallelujah”). Senonché, i ritmi di lavoro autoimpostisi cominciarono a farsi pagar dazio: dapprima venne colto da un colpo apoplettico da cui si riprese subito, ma gli sforzi agli occhi gli causarono gravi problemi alla vista. Un oculista itinerante ciarlatano, un certo John Taylor (detto Chevalier per distinguersi da altri omonimi, e già responsabile della cecità di Johann Sebastian Bach), si offrì di operare Händel, ma non fece altro che renderlo completamente cieco, a causa dell’uso di strumenti non sterilizzati. Impossibilitato a comporre e con la voglia di vivere venuta conseguentemente meno, poté solo far testamento, chiedendo di essere sepolto nell’Abbazia di Westminster con una cerimonia semplice.

Morì il 14 aprile 1759.

Note biografiche tratte (e riassunte) da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Georg_Friedrich_Händel

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

 A "chain-link" column on the south portal of the western facade of the church of Saint-Lazare D'Avallon, in north-central #France. c.116Greek Gold Earrings with Pearl Seed Beads,
3rd Century BC
0.

 
Greek Gold Earrings with Pearl Seed Beads,
3rd Century BC

 

(2017)

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